De Luca attacca Gomorra: «Napoli non è solo gente con la cresta»

di Fulvio Scarlata
«Ma basta con prodotti televisivi nei quali non si intravede
a Napoli nemmeno una figura positiva. Ci sono solo quelli con la
cresta di cavallo in testa che parlano un linguaggio
gergale»: che Vincenzo De Luca non amasse Roberto Saviano
è noto e più volte ribadito in polemiche dirette.
È la prima volta, tuttavia, che attacca frontalmente la
serie tv Gomorra, pur senza nominarla esplicitamente. Con una
inedita sintonia con Luigi de Magistris che appena pochi giorni fa
aveva sottolineato: «Mi preoccupa molto l'emulazione dei
personaggi negativi di Gomorra da parte dei ragazzini: ad ogni
puntata aumentano le stese». I raid di gente che spara
correndo con gli scooter nel mezzo della città erano stati
al centro di un post polemico di Roberto Saviano contro il sindaco
che aveva replicato con durezza: «Saviano è un
intellettuale che dice bugie ed è l'unica espressione di
chi alla fine da tutto questo ci guadagna anche un po'
economicamente».
Nel rendiconto della Regione di fine anno, De Luca parte dal caso di Arturo: «Quando gruppi di ragazzi di 15 anni accoltellano un coetaneo non so quale altre segnale deve arrivare per dirci che siamo oltre la soglia tollerabile per una società civile» spiega.
Sabato 30 Dicembre 2017, 09:13 - Ultimo aggiornamento: 30-12-2017 09:45
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Nel rendiconto della Regione di fine anno, De Luca parte dal caso di Arturo: «Quando gruppi di ragazzi di 15 anni accoltellano un coetaneo non so quale altre segnale deve arrivare per dirci che siamo oltre la soglia tollerabile per una società civile» spiega.
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